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27 MED FILM FESTIVAL

27th Med Film Festival

“L’immagine che è stata scelta per la ventisettesima edizione del MedFilm Festival è nata un anno fa’ durante la pandemia in un periodo in cui non si poteva viaggiare, mi sono ritrovato davanti a due immagini del mio archivio scattate in momenti e luoghi diversi.
Affiancandole si sono trovate in questa immagine in cui una donna guarda verso l’orizzonte lontano, verso un altro mondo che interagisce con il suo sguardo creando una suggestione una relazione come nel Mediterraneo in cui più mondi si guardano attraverso il mare.
Per questo sono grato al MED per aver scelto questa immagine per rappresentare il festival: un festival che da anni attraverso il cinema racconta questa connessione, spingendo sempre di più lo sguardo oltre il mare”.

Alessio Cupelli

Il racconto del Mediterraneo sul grande schermo giunto quest’anno alla sua 27esima edizione, il che lo rende il veterano assoluto fra i festival cinematografici romani.

«Il MedFim Festival è una vetrina per le culture dei Paesi dell’area mediterranea. Sono 24, 13 dei quali europei, e speriamo di abbattere il muro del pregiudizio del sistema commerciale del cinema italiano” che ha difficoltà a distribuire i film di questa parte del mondo, quando invece “possono darci soluzioni per affrontare un presente tanto complesso».

Ginella Vocca presidente MedFilm Festival

Tra i titoli in concorso, sono presenti a Roma, assieme agli autori, ben quattro candidati all’Oscar per i rispettivi Paesi. Casablanca Beats, di Nabil Ayouch, “autore marocchino – spiega Vocca – che con questo film ha vinto a Cannes, prima volta per il Marocco”. Candidato all’Oscar come miglior film straniero, narra la storia di alcuni ragazzi di Casablanca che cercano di affrancarsi dal peso delle tradizioni attraverso la cultura hip hop. Altro titolo, Sanremo, di Miroslav Mandic, della Slovenia, Paese ospite d’onore. “Un film meraviglioso, delicatissimo – racconta ancora la presidente – una produzione italo-slovena, presentato dal suo autore, in sala a Roma, e in gara agli Oscar per la Slovenia”.
Ci sarà poi il grande ritorno al Festival dell’autore turco Semih Kaplanoglu, con Commitment Hasan, candidato all’Oscar per la Turchia, “una commedia coinvolgente, sembra di entrare in un romanzo scritto straordinariamente da cui non ti vuoi staccare più”. E poi ancora Europa, del regista italo-iracheno Haider Rashid, film pluripremiato che affronta il dolorose tema della rotta balcanica dei migranti, che ha vinto a Cannes e che ora è candidato all’Oscar per l’Iraq.