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Emerging Talents Macro

Roma, Dicembre 2017 presso lo spazio FACTORY del Macro – Museo di Arte Contemporanea di Roma – la quarta edizione di Emerging Talents, il festival di fotografia emergente organizzato in partnership con sei festival internazionali: il FORMAT (UK), DOCfield (Spagna), Circulations (Francia), Organ Vida (Croazia), Fotofestiwal Lodz (Polonia) e Fotografia Europea (Italia). Nato come progetto dell’Associazione culturale PhotoTales, con la direzione artistica di Arianna Catania e la direzione organizzativa di Sarah Carlet. Mostre di giovani fotografi della scena internazionale, scelti per i loro progetti incentrati sul tema “Presente, Passato, Futuro”:
 
Samuel Gratacap, Eyad Abou, Kasem, Dominika Gesicka Kirghizistan, Aleksey Kondratyev, Alexandra Lethbridge, Gidon Levin, Mafalda Rakoš, Federico Clavarino, Francesca Catastini, Simone Sapienza e Alessio Cupelli.

Nadab

Nadab di Alessio Cupelli a cura di Annalisa D’Angelo, fatta in collaborazione con FujiFilm e l’ong INTERSOS allo scopo di raccontare la diaspora dei migranti.

Nadab infatti  in arabo significa “cicatrice” e si riferisce alle cicatrici lasciate nell’anima e nel corpo di chi è costretto a lasciare il paese di provenienza, ma soprattutto a quelle che affondano le proprie radici nella nostra memoria, mettendo in luce i conflitti non risolti del cosiddetto Occidente. L’autore ci porta a riflettere su come queste cicatrici, tutt’altro che rimarginate, siano oggi diventate i canali principali su cui transitano milioni di persone. Il progetto nasce nell’ottobre del 2015, nel momento più caldo della rotta balcanica. Attraversando l’Ungheria, la Croazia, la Serbia, la Macedonia e la Grecia, lo sguardo del fotografo ci rivela le conseguenze della chiusura delle frontiere da parte dell’Europa e poi si sposta in Libia e in Giordania dove milioni di sfollati vivono nei campi profughi senza più nessuna possibilità di andare avanti e con la paura di essere rimandati indietro. Mediante un punto di vista intimo, attento a far emergere la dignità dei soggetti ritratti assieme a silenzi lontanissimi dal chiasso a cui il clamore mediatico su questi argomenti ci ha abituato, Nadab ci racconta le storie di queste persone bloccate alle periferie di un occidente in cui la storia si ripete.

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