
Roma incontra il mondo
Berkasovo, 5:00 AM
“Il progetto ha inizio con il mio primo viaggio in collaborazione con INTERSOS, sul confine serbo-croato nell’ottobre del 2015. Era uno dei momenti più caldi della emergenza profughi sulla rotta balcanica, giorni in cui l’Europa, che ancora non aveva chiuso le frontiere, vedeva la guerra passargli davanti. In quel momento passavano per la frontiera più di 3000 persone al giorno e di conseguenza l’attenzione dei media occidentali era altissima.
Decine di cameraman e fotografi affollavano la zona di confine, alla ricerca di una notizia di cronaca, di un evento da fotografare. È bastato poco però per rendermi conto che quell’occhio mediatico illuminava esattamente quello che l’occidente intendeva guardare in quel momento. Ho deciso di mettere in discussione quel punto di vista. Sono così venuto a conoscenza di una via alternativa che permetteva ai migranti di raggiungere illegalmente la Croazia: un campo di mais sul confine vicino alla cittadina di Berkasovo.
È durante quella notte in quel campo di mais, e l’alba che ne è seguita, che è nata l’idea del progetto fotografico. È stato accompagnando verso il confine famiglie siriane e afgane, attraverso 3 chilometri di fango, freddo e buio in un campo ormai completamente distrutto dalle migliaia di persone che vi transitavano ogni giorno, che ho capito di voler cercare un altro punto di vista per raccontare queste storie. Un punto di vista più intimo, umano e silenzioso, alternativo a quello chiassoso che i tradizionali media di cronaca proponevano ogni giorno”.

“…Quello che volevo era rendere una maggiore dignità nei soggetti ritratti e ho capito che per farlo era necessario non confondere l’uomo con l’evento. Per fare un esempio, è evidente che una situazione drammatica come la morte di un ragazzo, carbonizzato sul binario del treno nel campo di Idomeni, tenda a catalizzare totalmente l’attenzione. Come fotografo presente mi sono trovato davanti alla scelta di scattare quell’evento, con il risultato certo di un’immagine forte, oppure di decidere di girare lo sguardo. Non si trattava di una scelta di ordine morale, ma di linguaggio: avevo infatti la sensazione che puntare l’obiettivo “intorno” alla notizia potesse aiutarmi ad entrare nel cuore dell’evento stesso, attraverso gli occhi delle persone che in quel momento ne erano partecipi.
Ed è questo, in breve, l’obiettivo del progetto. Una fotografia non giudicante che ricerchi un punto di vista il più possibile vicino a quello dei migranti, nel tentativo di entrare in empatia con il circostante e con uno stato di rifugiato inteso anche come stato mentale”.

Istallazione a cura di Alessio Cupelli per INTERSOS _ Villa Ada Roma incontra il Mondo 2016.
“Un campo di mais, buio, silenzio, brina e un gelido vento circondavano bambini, donne e uomini nella loro marcia verso il varco tra Serbia e Croazia.”
Soltanto nello scorso autunno, tra le 4mila e le 7mila persone hanno attraversato ogni giorno il confine tra Serbia e Croazia. Migliaia di persone, spesso intere famiglie, hanno percorso la rotta balcanica compiendo viaggi lunghi, difficili e senza certezze, per mettersi in salvo da guerre e violenze, cercando di raggiungere l’Europa del Nord.

Villa Ada
Roma Incontra Il Mondo
Un festival senza confini che porta le sonorità dislocate in ogni angolo del pianeta nella lunga estate romana.

Nato nel lontano 1993, già tendeva da subito a qualcosa che “non c’è”: nasce da una grande visione, di quando la politica sosteneva la cultura rendendola fruibile e accessibile.
Serve a portare lo scambio tra culture, e in quest’ottica, più che “Roma incontra il Mondo”, potremmo dire che Roma incontra “i mondi”: i mondi delle tante culture e delle tante diversità che ci circondano, L’edizione 2016, che si svolgerà dal 30 giugno al 15 agosto rivendica un principio di esistenza, “L’isola che c’è” del laghetto di Villa Ada che da ventitrè anni, grazie all’ Arci Roma, è il simbolo dell’intrattenimento estivo capitolino, divenuto uno dei festival storici della città. Fra gli artisti selezionati troviamo: Wilco,Tyler the Creator, Gramatik, Kula Shaker, The Alan Parsons Project, Bombino, Lucinda Williams, Black Mountain, Tortoise, Levante, Bandabardò, Sud Sound System, Tre allegri ragazzi morti…e molti altri nomi.
